Aggiungere opzione spegni nel Menu di Gnome Shell
August 31, 2011 — 18:07

Author: f0ff0 | Category: Linux | Tags: , , , , | Comments: 0

Un’altra caratteristica che la maggior parte degli utenti Gnome non riesce a mandar giù è il fatto che Gnome Shell non ha l’opzione spegni e riavvia nel menu utente di Fedora.

Tralasciando il perchè, la soluzione anche in questo caso passa per un’estensione alternativa: gnome-shell alernative status menu.

In Fedora 15 per installarla eseguire il seguente comando in console (come root):
yum install gnome-shell-extensions-alternative-status-menu

Alt-Tab Gnome shell (gnome 3)
August 31, 2011 — 17:17

Author: f0ff0 | Category: Linux | Tags: , , , , | Comments: 0
laptop_linux

Gnome 3 e il suo Gnome shell sono sicuramente tra le torture più grandi del 2011 linuxiano.
A parte lo studio di usabilità che he stato fatto, e di cui è meglio non sindacare, ci sono alcuni particolari che sono stati cambiati e che sinceramente non si capisce molto il senso.

Tra i tanti cambi forse meno apprezzati, c’è l’ALT-TAB, adesso copiato da MacOS X, che al posto di permetterci il cambio tra una finestra e un’altra (task switching), passa da un programma all’altro per via della raggruppazione delle finestre.
Utile proprio no!

La soluzione per fortuna c’è ed è semplice. Grazie all’estensione alternate-tab possiamo infatti tornare indietro a come siamo sempre stati abituati. Basta installarla e fare log-out log-in.

Link qui

OVH – Xen 4.0 IPfailover e Bridge Linux in Debian
August 27, 2011 — 17:54

Author: f0ff0 | Category: SysAdmin | Tags: , , , , | Comments: 0
datacenter

Ovh è tra le più interessanti aziende del panorama europeo in ambito soluzioni web.
Tra i tanti servizi offerti, si distingue per economicità e qualità l’offerta “server dedicati” che include, tra le tant ecose, fino a 3 indirizzi IP.

XEN e OVH
Ovh ha una distribuzione XEN preconfigurata.
Nel caso si desideri utilizzare una distribuzione Xen non-ovh, questo howto può essere utile per configurare le IP failover e associarle a macchine virtuali xen. l’howto è basato su Debian, ma è applicabile a tutte le differenti distribuzioni linux.

Configurazione IP failover
Per prima cosa occorre configurare le IP failover come aliases sul server fisico (Xen Host). In debian modificare il file /etc/network/interfaces

# Sostituire address con l'ip failover assegnata
auto eth0:1
iface eth0:1 inet static
        address 94.23.XX.YY
        netmask 255.255.255.255

A questo punto la nuova IP già risponderà al ping (naturalmente solo dopo aver eseguito il restart della rete o aver aggiunto manualmente l’indirizzo ip).

Preparazione del Bridge per le macchine virtuali
Il passo seguente consiste nel creare un bridge per le macchine virtuali. In soldoni, abbiamo bisogno di creare una rete privata virtuale dove le macchine virtuali e il server fisico possano comunicare.
I pacchetti proveninenti dalle macchine virtuali quindi, gireranno sulla rete privata dove il server fisico sarà il gateway delle macchine virtuali e si occuperà del forwarding dei pacchetti.

Consideriamo la rete 192.168.1.0 come rete privata e l’indirizzo 192.168.1.10 appartenente al server fisico (XEN host). Si procede quindi creando il bridge “br0″, aggiungendo la seguente entrata direttamente nel file /etc/network/interfaces di Debian:
Aggiungiamo al bridge l’interfaccia speciale dummy0 dal momento che non disponiamo di una seconda eth per la rete privata:

auto br0
iface br0 inet static
        bridge_ports dummy0
        address 192.168.1.10
        netmask 255.255.255.0

Il bridge “br0″ sarà l’interfaccia che si utilizzerà nei guest Xen

IP forwarding
Il server fisico (XEN Host) sarà quindi il gateway delle macchine virtuali e perciò, dal momento che sarà incaricato allo smistamento dei pacchetti verso l’esterno e quindi alle operazioni di forwarding, si deve abilitare l’ip forwarding con il seguente comando (nel caso non lo sia già):

echo 1 > /proc/sys/net/ipv4/ip_forward

Per far si che il parametro non si perda al prossimo reboot, settare net.ipv4.ip_forward a 1 direttamente nel file /etc/sysctl.conf

# Uncomment the next line to enable packet forwarding for IPv4
net.ipv4.ip_forward=1

Iptables (PREROUTING POSTROUTING)
A questo punto, non ci rimane altro che configurare le regole di prerouting e postrouting.
Nel seguente esempio, la macchina virtuale con IP 192.168.1.11 riceverà il traffico entrante dall’IP failover 94.23.XX.YY

-A PREROUTING -d 94.23.XX.YY/32 -i eth0 -j DNAT --to-destination 192.168.1.11
-A POSTROUTING -s 192.168.1.11 -o eth0 -j SNAT --to-source 94.23.XX.YY

Configurazione XEN
La gestione del bridge e delle interfacce di rete avviene direttamente con linux e non con Xen. Per questa ragione, controllare bene che nel file /etc/xen/xend-config.sxp siano commentati parametri quali:

#(network-script network-bridge)
#(network-script 'network-bridge netdev=eth1')
#(vif-script vif-bridge)
#(network-script network-nat)
Recuperare files persi e foto cancellate con Linux
August 20, 2011 — 12:09

Author: f0ff0 | Category: Linux SysAdmin | Tags: , , , | Comments: 0

Si possono recuperare files cancellati da supporti quali per esempio schede di memorie SD? La risposta è si!

Esistono diversi tools per recuperare files cancellati in linux anche se tra i tanti spiccano principalmente due:

* photorec
* foremost

Preparazione / Backup:
Prima di fare qualunque tipo di intervento, per evitare ulteriori perdite di dati, cloniamo la partizione in un file con il comando dd. La partizione in oggetto è sdb1 e la si clonerà nel file file.img:

dd if=/dev/sdb1 of=file.img bs=512

Photorec:
Photorec non ha molte opzioni e si limita a recuperare solo immagini e video. Tra le opzioni a linea di comando può risultare utile specificare la directory di destinazione dove il programma salverà i documenti recuperati:

photorec /d file.img

Foremost:
Foremost è un software molto potente che permette recuperare sia documenti che immagini.
Possiamo anche discriminare la ricerca dei file persi ad un tipo esatto di documento.
Per esempio, se desideriamo recuperare solo le immagini jpg cancellate:

foremost -o -T -t jpg file.img

Per conoscere tutti i formati supportati da foremost utilizzare il man di foremost (man foremost).
Con l’opzione “-t All”, per esempio, foremost cercherà di recuperare tutti i tipi di documenti conosciuti.
Risulta essere un programma molto valindo in quanto è capace di recuperare immagini anche parzialmente.

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